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Rassegna Stampa

Dallo spazio profondo alla Terra: una mostra dedicata alle meteoriti

Il Bo Live - online

06.10.2021

Di solito ne ammiriamo il bagliore nelle notti di metà estate affidando i nostri desideri alla loro scia luminosa. Ma quando non si disintegrano completamente attraversando l’atmosfera terrestre e arrivano sul nostro pianeta, questi oggetti che provengono dallo spazio diventano anche messaggeri di informazioni preziosissime perché portano tracce di miliardi e miliardi di anni fa e ci parlano del nostro sistema solare, delle origini della vita e delle estinzioni avvenute in passato.

La mostra “Meteoriti. Viaggio dallo spazio profondo alla Terra”, che rimarrà allestita al dipartimento di Geoscienze dell’università di Padova fino al 1 dicembre è visitabile gratuitamente prenotando su Eventbrite, è un’occasione straordinaria per vedere dal vivo una delle collezioni di meteoriti più importanti d’Italia con esemplari rinvenuti in tutto il mondo, ognuno con una storia particolare da raccontare.

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Rassegna Stampa

Meteoriti - Viaggio dallo Spazio Profondo alla Terra”, mostra al Dipartimento di Geoscienze

Padova Oggi - online

Dal 01.10.2021 al 01.12.2021

Cosa sono le meteoriti? Di cosa sono fatte? Ma soprattutto, da dove provengono? Queste sono solo alcune delle domande cui si tenta di dare risposte nella mostra temporanea “Meteoriti. Viaggio dallo spazio profondo alla Terra”, che si svolge dal 1 ottobre al 1 dicembre 2021 nelle sale del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova. La mostra, ideata e organizzata dal Dipartimento di Geoscienze in collaborazione con il Dipartimento di Biologia, il Piano Lauree Scientifiche di Geoscienze L34 e il Piano Lauree Scientifiche di Scienze Naturali ed Ambientali L32, è dedicata a una delle collezioni private di meteoriti più importanti d’Italia

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Rassegna Stampa

Sciame sismico in Veneto. Boaga: "Evento normale per l'area, ma lavoriamo sul monitoraggio"

Il Bo Live - online

01.10.2021

Negli ultimi giorni l’area del trevigiano è stata interessata da ripetuti terremoti, compresi tra magnitudo 2 e 3.6 sulla scala Richter. L’epicentrodella scossa sismica più forte è stato localizzato a una distanza di 5 chilometri a nord-est di Valdobbiadene e a una profondità di 11 chilometri. La cittadina veneta è stata l’epicentro anche di altre cinque scosse rilevate dall’Ingv, mentre in altri due casi il sisma ha avuto origine nei dintorni di Segusino, sempre in provincia di Treviso, e a Bagnoli di Sopra, nel padovano.

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Rassegna Stampa

Sciame sismico in Veneto. Boaga: "Evento normale per l'area, ma lavoriamo sul monitoraggio"

"Il Bo Live" - Università degli Studi di Padova

Negli ultimi giorni l’area del trevigiano è stata interessata da ripetuti terremoti, compresi tra magnitudo 2 e 3.6 sulla scala Richter. L’epicentro della scossa sismica più forte è stato localizzato a una distanza di 5 chilometri a nord-est di Valdobbiadene e a una profondità di 11 chilometri. La cittadina veneta è stata l’epicentro anche di altre cinque scosse rilevate dall’Ingv, mentre in altri due casi il sisma ha avuto origine nei dintorni di Segusino, sempre in provincia di Treviso, e a Bagnoli di Sopra, nel padovano. Il Prof. Jacopo Boaga, del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, analizza questo sciame sismico e illustra il progetto di potenziamento delle attività di monitoraggio

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Rassegna Stampa

Mekong, il delta che rischia di finire sotto acqua

Il Bo Live - online

22.09.2021

Rischia di essere questione di qualche decennio ancora e il delta del fiume Mekong, nel sud del Vietman, potrebbe scomparire, sommerso dall'acqua. A suggerire questa preoccupante prospettiva è uno studio Strategic basin and delta planning increases the resilience of the Mekong Delta under future uncertainty realizzato da un team di ricerca internazionale di cui fa parte, assieme a J. P. Schmitt (Stanford University), M. Giuliani (Politecnico di Milano), G. M. Kondolf (University of California, Berkeley) G. C. Daily (Stanford University), Andrea Castelletti (Institute of Environmental Engineering, ETH Zurich), anche Simone Bizzi, ricercatore del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova. Secondo i dati raccolti e analizzati dalla ricerca, entro il 2100 una percentuale variabile dal 23% fino al 90% del delta del fiume asiatico, rischia di finire sotto il livello del mare.

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