Lo studio sui diamanti che svela la composizione del mantello della Terra

Agenzia Giornalistica Italiana - online

09.01.2023

L'articolo, che ha come prima firma Fabrizio Nestola del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, descrive la composizione di un diamante davvero unico e sensazionale, una chiave di volta per scoprire alcune caratteristiche del pianeta in cui viviamo


I diamanti super profondi, quelli estremamente rari che si formano a profondità da 300 fino a 1000 chilometri all'interno del mantello terrestre, sono vere e proprie capsule inerti capaci di trasportare "frammenti" di terra profonda fino alla superficie terrestre senza quasi alcuna alterazione chimica. L'articolo, che ha come prima firma Fabrizio Nestola del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, con il contributo di Luca Bindi del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze e pubblicato su Nature dal team di ricerca internazionale - a cui hanno partecipato anche l'Università canadese di Alberta, la tedesca di Bayreuth, l'americana Northwestern University e l'inglese University of Glasgow - descrive la composizione di un diamante davvero unico e sensazionale.

Il diamante studiato incorpora particolari inclusioni che testimoniano una sequenza complessa di reazioni chimiche che avvengono su una placca tettonica in subduzione - cioè quella placca che scorre al di sotto di un'altra placca e che può sprofondare verso l'interno del mantello terrestre - al "confine" tra la zona di transizione, tra i 410 e i 660 chilometri di profondità, e il mantello inferiore, settore che si estende da 660 km fino al nucleo terrestre esterno a 2900 km di profondità.

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