Dai diamanti profondi informazioni sui movimenti dei supercontinenti

Il "Bo Live" - Online

23.10.2023

Negli ultimi dieci anni, grazie anche al continuo perfezionamento delle tecnologie di analisi, i diamanti si sono rivelati degli strumenti formidabili per arrivare a una migliore comprensione delle parti più inaccessibili del nostro pianeta: grazie alla loro straordinaria resistenza, non si alterano chimicamente durante i fenomeni geologici a cui vanno incontro, come le catastrofiche eruzioni vulcaniche che li portano in superficie in tempi molto rapidi, e possono veicolare informazioni che altri minerali non riescono a fornire. 

In alcuni casi scientificamente fortunati i diamanti possono farci arrivare campioni diretti e inalterati del mantello terrestre, sotto forma di minerali intrappolati al loro interno: l'analisi di queste "imperfezioni", denominate inclusioni, è stata in diverse occasioni la porta di accesso a informazioni fondamentali sulla geologia del nostro pianeta. In particolare, quando arrivano sulla superficie terrestre dopo un viaggio che inizia da almeno 300 chilometri di profondità acquisiscono lo "status" di superdeep diamonds e diventano una vera e propria finestra attraverso cui indagare la composizione chimica e mineralogica dell’interno della Terra


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Servizio, riprese e montaggio di Barbara Paknazar