Terremoti indotti dalle attività umane: uno studio sulla mitigazione del rischio nella Val D'Agri

"Il Bo Live" - Università degli Studi di Padova

25.08.2021

Alcune attività industriali collegate all’estrazione di gas e petrolio, alla realizzazione di dighe o allo sfruttamento di energia geotermica possono favorire lo sviluppo di terremoti. E’ infatti noto da tempo che sebbene nella maggioranza dei casi un sisma sia la conseguenza dei movimenti naturali che coinvolgono le placche tettoniche del nostro pianeta, ci sono anche eventi correlati ad attività antropiche. Sono quelli che vengono definiti terremoti indotti e alcune pubblicazioni scientifiche propongono un’ulteriore distinzione, introducendo anche il concetto di terremoti innescati: con questo ultimo termine si intende un sisma che si sarebbe verificato ugualmente, ma che è avvenuto prima del tempo in conseguenza delle attività umane.

 

Recentemente si è tornato a parlare di terremoti indotti a seguito delle due scosse che si sono verificate a Strasburgo, in Francia. La più elevata ha raggiunto una magnitudo di 4.4 e secondo la rete nazionale francese di monitoraggio sismico (Renass) si è trattato in entrambi i casi di eventi indotti, provocati dai test geotermici avvenuti nella centrale alsaziana di Fonroche e realizzati nell’ambito di un progetto che era cessato alla fine del 2020, proprio in seguito ad altri terremoti.

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