Rassegna Stampa

Fossili protagonisti dell’ultima puntata di Newton, trasmissione di Rai Cultura

Programma "Newton" su Rai Play - Stagione 2024 - Episodio 12

15.02.2024

Nell’ultima puntata di “Newton”, programma di informazione e approfondimento scientifico di Rai Cultura condotto da Davide Coero Borga, si è parlato di fossili e di come questi naturali di organismi vissuti milioni di anni fa e conservati nei sedimenti geologici possano rivelare informazioni preziosissime sul passato della Terra.

La puntata si è articolata in un viaggio in tre regioni del Nord Italia e nella parte realizzata in Veneto, tra i giacimenti di Bolca e il Museo paleontologico e preistorico di Sant'Anna d'Alfaedo di Verona, sono intervenuti numerosi esperti del Dipartimento di Geoscienze. Il professor Luca Giusberti si è soffermato sulla straordinarietà della zona di Bolca, dove sono state rinvenute più di 500 specie di animali, piante e organismi vari. “Sono i siti con la più alta diversità di pesci fossili al mondo”, ha spiegato il docente, aggiungendo che è possibile osservare organismi incredibilmente ben conservati, come le meduse o i calamari, che solitamente fanno fatica a fossilizzarsi. A Bolca, inoltre, riusciamo a comprendere come i pesci si siano evoluti verso le forme moderne.

 La trasmissione ha poi fatto tappa all’interno del Museo paleontologico e preistorico di Sant'Anna d'Alfaedo di Verona dove sono intervenuti il professor Matteo Massironi e gli esperti in metodi iperspettrali, Rita Chirico e Bruno Casarotto. "Studiando come un materiale risponde alla luce noi stiamo studiando la sua firma spettrale”, ha sottolineato Massironi e questa tecnica può dare informazioni fondamentali anche quando viene applicata sui fossili.

Sempre all’interno del Museo paleontologico e preistorico di Sant'Anna d'Alfaedo di Verona il dottorando Pietro Calzoni ha illustrato le caratteristiche di un fossile unico al mondo appartenente al genere Cretodus, un parente estinto degli attuali squali bianchi.

Alla puntata hanno partecipato anche Rita Deiana, geofisica direttrice del Centro Interdipartimentale di Ricerca per i Beni Culturali e Guido Roghi, paleobotanico dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche.