Si è da poco conclusa una prima missione in Cina nord orientale, non lontano dal confine con la Corea del Nord, dove presso il parco nazionale di JingPo Hu sorge un campo di lava di età Pliocene-Olocene (lave più recenti 2750 A.C.). Il campo di lava si estende per circa 500 km2 ed è interessato da un intreccio di tubi di lava la cui lunghezza totale è stimata essere superiore ai 20 km.
Come già confermato da precedenti studi, i tubi di lava risultano essere di grande interesse per le prossime missioni esplorative lunari che mirano a trovare siti adeguati a stabilire basi stabili sul nostro satellite.
I tubi infatti hanno la possibilità di schermare dalle radiazioni solari e cosmiche e dagli impatti di meteoriti, e mantengono una certa stabilità di temperatura in un ambiente che in superficie può variare da + 120°C a – 150 ° C. I tubi di lava JingPo Hu, per la stragrande maggioranza ancora inesplorati, sono ottimi esempi di cavità superficiali e profonde con diametri tra i 2 e gli 8 metri che possono contenere ghiaccio in forma permanente, come potenzialmente possibile in alcune situazioni su Luna e Marte.
La missione rientrava nell’ambito di studi che la Chinese Academy of Sciences e la China University of Geosciences Beijing svolgono in collaborazione con l’Università di Padova nell’ambito dell’accordo di collaborazione Joint Lab recentemente siglato dalle due Università.
I rilievi stati portati a termine in condizioni di temperatura intorno ai -15/-20°C e in zone in cui non mancavano inquietanti impronte di Tigri Siberiane. Ciò nonostante si sono eseguiti con successo sia i primi sopralluogi in grotta, sia i rilievi con radar sounder e i test di versatili sistemi robotici finalizzati alle esplorazione in sotterraneo.
Photo Credit: Ilaria Tomasi (CISAS) e Matteo Massironi (Dip. Geoscienze)