Manuele Faccenda vince l’ERC Proof of Concept Grant per il progetto MODEM
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Un finanziamento di 150.000 euro per sviluppare una tecnologia innovativa che migliorerà il monitoraggio di vulcani e terremoti
L'European Research Council (ERC) ha annunciato i vincitori della seconda call Proof of Concept (PoC) 2024, finanziando 134 ricercatori e ricercatrici in tutta Europa con un contributo di 150.000 euro ciascuno. Tra i premiati, spicca il progetto MODEM del prof. Manuele Faccenda del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
MODEM: una nuova tecnologia per monitorare la Terra in profondità
Il progetto MODEM (Monitoring crustal stress state frOm 4D sEismic iMaging) mira a sviluppare un software innovativo capace di rilevare automaticamente le variazioni di velocità delle onde sismiche causate dalla fratturazione delle rocce crostali. Questa tecnologia consentirà di ottenere informazioni critiche sulle condizioni dei sistemi magmatici e sismogenetici, permettendo di individuare segnali premonitori di eruzioni vulcaniche e terremoti con maggiore anticipo.
Le zone tettonicamente attive, come le aree vulcaniche e le faglie sismogenetiche, sono caratterizzate da continui cambiamenti delle condizioni di stress, che influenzano la fratturazione delle rocce e la migrazione di magma e fluidi crostali. Monitorare questi fenomeni in modo più accurato consentirà di ridurre il rischio associato a eventi sismici e vulcanici.
Il software sarà inizialmente testato sull’Etna, in collaborazione con il National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV). Una volta validato, potrà essere applicato anche ad altri contesti geologici, come campi petroliferi e geotermici, dove la migrazione dei fluidi gioca un ruolo chiave nella stabilità della crosta terrestre.
Un riconoscimento per la ricerca geofisica di eccellenza
L’assegnazione di questo finanziamento rafforza il ruolo dell’Università di Padova nella ricerca geofisica internazionale. Il progetto MODEM rappresenta un passo avanti significativo nella capacità di analizzare in tempo reale l’evoluzione dei sistemi geologici, fornendo dati essenziali per la prevenzione del rischio.
Questa nuova tecnologia, una volta implementata, potrà essere distribuita agli enti di monitoraggio italiani e internazionali, contribuendo a migliorare la gestione della sicurezza in aree soggette a fenomeni sismici e vulcanici. Un risultato che conferma l’importanza della ricerca nel tradurre l’innovazione scientifica in strumenti concreti per la società.