Geoscienze protagoniste del congresso SIMP-SGI. E nel 2026 la sede sarà ancora Padova

4 intensi giorni di congresso a Padova con al centro le Geoscienze e il ruolo che possono ricoprire nel rispondere alle grandi sfide del XXI secolo, dai cambiamenti climatici alle materie prime critiche, ma anche esplorazione spaziale e intelligenza artificiale.
Cala il sipario sul congresso congiunto organizzato dalla Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e dalla Società geologica italiana in collaborazione con il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
Ma è solo un arrivederci, perché la sede sarà ancora Padova anche nel 2026, dopo un’edizione di grande valore scientifico e numeri importanti.
Tra i momenti indimenticabili, la conferenza plenaria dell'astronauta Luca Parmitano che si è poi conclusa con una cerimonia in onore e in memoria del geologo planetario Riccardo Pozzobon, scomparso il 2 settembre durante una missione in Alaska.
Di grande rilievo anche le altre tre conferenze plenarie che hanno caratterizzato il congresso: lunedì 15 settembre Jan Zalasiewicz con un talk intitolato "Antropocene: segnali geologici del cambiamento planetario", il giorno successivo Sabrina Speich ha approfondito il tema "Oceano e clima: trent'anni di ricerca multiscala e interdisciplinare" e giovedì 18 settembre Wolfgang Maier ha ragionato sulle materie prime critiche con una relazione intitolata "Rilevanza sociale della geologia economica".
Nel video un approfondimento insieme ai professori del Dipartimento di Geoscienze Davide Novella e Giulio Di Toro, presidenti del Congresso, Rodolfo Carosi, presidente della Società Geologica Italiana e Paolo Mazzoleni, presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia
Interviste, riprese e montaggio a cura di Barbara Paknazar