Progetto Jesolo: il Dipartimento di Geoscienze collabora alla ricostruzione geomorfologica del sito
Gli scavi archeologici in corso a Jesolo, guidati dal professor Sauro Gelichi dell'Università Ca’ Foscari di Venezia, stanno ricostruendo la storia di un antico abitato: un insediamento denominato Equilio che fu poi abbandonato intorno al XIII secolo.
Il Dipartimento di Geoscienze di Geoscienze dell'Università di Padova sta collaborando al progetto per gli aspetti geoarcheologici e per la ricostruzione geomorfologica del sito, avvalendosi dei rilievi con drone.
"Jesolo è in prossimità del margine della laguna di Venezia e proprio attraverso lo studio dell’evoluzione geomorfologica dell’area è stato possibile capire come nel periodo di attività del sito, che parte dal IV secolo d.C. e arriva fino all’età Medievale, si è andata modificando la connessione tra lo spazio acqueo intorno a Jesolo e la laguna di Venezia. Per un lungo periodo di tempo la parte settentrionale della laguna di Venezia arrivava a comprendere anche questo sito che era una vera e propria isola in mezzo alla laguna", spiega il professor Paolo Mozzi.
L'obiettivo dei rilievi con il drone è duplice. "Da un lato cercare di riconoscere le tracce delle evidenze antropiche e individuare gli elementi della paleoidrografia, quindi i canali lagunari ed eventuali canali fluviali. Dall'altro lato ci proponiamo di arrivare a una ricostruzione tridimensionale di questo sito. Attraverso la fotogrammetria è possibile costruire un modello digitale del terreno che permette di riconoscere le variazioni microtopografiche del sito e dei suoi dintorni in maniera tale da poter mappare in modo molto dettagliato l’estensione del sito. Quest’area si configura a tutti gli effetti come un rilevato di origine antropica legata all’apporto volontario di materiali finalizzato all’estensione delle aree asciutte sottraendo spazio alla laguna. In termini archeologici lo possiamo definire un mound”, conclude Mozzi.