Il ruolo della vegetazione nello sviluppo di fiumi ad alveo meandriforme
Per molto tempo si è creduto che la formazione dei meandri fluviali dipendesse strettamente dalla presenza di vegetazione, portando a supporre che i canali tortuosi potessero formarsi solo in paesaggi vegetati. Questa convinzione era supportata da osservazioni del record fossile dove indicatori sedimentologici della presenza di fiumi meandriformi risultano scarsi prima della comparsa di forme di vita vegetale complessa sulla Terra, circa 440 milioni di anni fa. A fortificare questa ipotesi sono stati anche numerosi esperimenti di laboratorio da cui è emerso che la presenza di vegetazione tende a facilitare la transizione da alvei ad andamento complesso e intrecciato ad alvei ad andamento unicorsale con forma meandriforme.
Tuttavia, negli ultimi due decenni nuove scoperte hanno portato al riconoscimento di alvei ad andamento multiforme anche in contesti ambientali completamente privi di vegetazione. Questo include fiumi che scorrono attraverso zone desertiche, ma anche alvei ad andamento sinuoso che sono stati riconosciuti in pianeti come ad esempio Marte, dove la vegetazione molto probabilmente non è mai esistita.
Questo tipo di osservazioni hanno posto nuove questioni riguardo a quale sia il ruolo della vegetazione nel determinare la forma e le dinamiche dei fiumi ad altro meandriforme.
Un recente studio pubblicato su Nature Communications ha analizzato la morfologia e le dinamiche migratorie di 54 fiumi tortuosi, con l’obiettivo di comprendere più nel dettaglio come la vegetazione potesse influenzarne l’evoluzione. Lo studio è stato condotto da un team internationale di ricercatori guidato da Alvise Finotello del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
“Abbiamo classificato i nostri sistemi in tre diverse classi, ovvero sistemi vegetali, non vegetali e parzialmente vegetali. Abbiamo poi analizzato le morfologie e le dinamiche evolutive. I nostri risultati hanno dimostrato come una vegetazione ripariale più densa sia correlata ad uno sviluppo di meandri che sono più sinuosi e più asimmetrici. Dal punto di vista planimetrico, tuttavia, questo tipo di correlazione risulta spuria, perché ci sono altri fattori ambientali che la confondono”, spiega Alvise Finotello.
“Inoltre, siamo stati in grado di dimostrare come una presenza di vegetazione ripariale più densa riduca in maniera sensibile i tassi di migrazione laterale dei fiumi, ovvero la velocità a cui i fiumi si spostano lateralmente lungo le proprie piane alluvionali, e renda questi tassi di migrazione più dipendenti dalla curvatura del canale”, aggiunge Finotello.
Questi risultati forniscono nuove informazioni sulla morfodinamica dei fiumi meandriformi sulla Terra e sono importanti anche per ricostruire la loro evoluzione su paesaggi extraterrestri la vegetazione non è probabilmente mai esistita.
Title: Vegetation enhances curvature-driven dynamics in meandering rivers
Autori: Alvise Finotello, Alessandro Ielpi, Mathieu G. A. Lapôtre, Eli D. Lazarus, Massimiliano Ghinassi, Luca Carniello, Serena Favaro, Davide Tognin & Andrea D’Alpaos