Grazie all'iridio, un team internazionale di ricercatori, di cui fa parte la dott.ssa Honami Sato del Dipartimento di Geoscienze, ha ottenuto la “prova inconfutabile” della connessione tra l'impatto di un meteorite di circa 12 km di larghezza e l'estinzione di massa avvenuta circa 66 milioni di anni fa
Legare con una “prova inconfutabile” l’impatto di un asteroide e l’estinzione di massa che circa 66 milioni di anni fa ha avuto luogo sul nostro pianeta. È questo il risultato principale, pubblicato su Science Advances, di un progetto di ricerca internazionale guidato dalla Vrije Universiteit Brussel e a cui ha collaborato la dott.ssa Honami Sato del Dipartimento di Geoscienze.
Il progetto è nato dalla necessità di mettere in relazione il sottile strato di argilla che rappresenta il limite tra il Cretaceo e il Paleogene (originariamente individuato vicino a Gubbio, in Italia, e a Caravaca, in Spagna) e i sedimenti all’interno del cratere da impatto Chicxulub nella penisola dello Yucatán, in Messico, risalente a circa 66 milioni di anni fa. Per fare questo, il gruppo di ricerca ha utilizzato come marker l’iridio, un elemento raro nella crosta terrestre ma con concentrazioni particolarmente elevate nelle meteoriti e, soprattutto, nel sottile strato di argilla che delimita i due periodi da un punto di vista stratigrafico.
"Abbiamo trovato la firma della polvere di asteroide in un intervallo ricco di argilla nei sedimenti appena sotto il calcare del Paleogene", sottolinea la dott.ssa Sato, "e per essere sicuri abbiamo confrontato le analisi geochimiche di quattro laboratori indipendenti". Il team di ricerca ha infatti lavorato su diversi campioni perforati direttamente nel cosiddetto peak ring, l’anello discontinuo di colline che circonda il centro del cratere. Questi campioni sono stati raccolti durante l’Expedition 364 dell'International Ocean Discovery Program (IODP) e dell'International Continental Scientific Drilling Program (ICDP), che ha avuto luogo nel 2016 e a cui ha preso parte anche la dott.ssa Sato.
Questo risultato non solo influenzerà lo studio dell'estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene ma, come osserva la dott.ssa Honami Sato, avrà anche importanti conseguenze sulla ricerca futura, in quanto fornisce importanti spunti sui meccanismi legati all'impatto di grandi asteroidi sul nostro pianeta e su come l’asteroide di Chichxulub abbia portato a un'estinzione di massa su scala globale.