Laguna di Venezia: il degrado morfologico collegato agli interventi antropici

La Laguna di Venezia è un esempio forse unico di co-evoluzione tra uomo e ambiente. Oggi questo ambiente straordinario è però sottoposto ad un forte degrado morfologico, dovuto ad una serie di fattori tra cui la mancanza di apporto di sedimenti all'interno della laguna stessa, una perdita netta di sedimenti verso il mare Adriatico e intensi fenomeni erosivi.
Nella puntata conclusiva della serie dedicata alla Laguna di Venezia approfondiamo con Andrea D'Alpaos, professore ordinario del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, i diversi interventi antropici che, nel corso dei secoli, hanno favorito i processi erosivi.
Una riflessione che parte dalle opere del passato come l'estromissione dei fiumi al di fuori della Laguna, la costruzione dei moli alle bocche lagunari, la subsidenza di origine antropica legata all'estrazione di acqua dalle falde e lo scavo dei grandi canali navigabili, per arrivare fino ai giorni nostri con le barriere del Mose, un sistema necessario per proteggere Venezia dalle maree ma che può avere effetti rilevanti sulla morfologia e sull’ecologia della Laguna.
Riprese aeree con il drone a cura di Stefano Castelli
Riprese di Barbara Paknazar
Montaggio di Barbara Paknazar
Le puntate precedenti della mini-serie sono visibili qui:
1) Laguna di Venezia: morfologia e paesaggio di un ambiente unico al mondo
2) Laguna di Venezia. Le barene e le dinamiche deposizionali necessarie alla loro sopravvivenza
3) Laguna di Venezia. I servizi ecosistemici degli habitat di barena
5) Laguna di Venezia: la complessa rete di canali e meandri negli ambienti di barena