L’11 febbraio sarà celebrata la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, istituita nel 2015 dall'ONU con l'obiettivo di promuovere un accesso pieno e paritario alla partecipazione alla scienza per le donne e le ragazze. Queste giornate rappresentano un'opportunità per educare il pubblico su questioni di rilevanza, stimolare la volontà politica e affrontare importanti problemi globali.
La sottorappresentazione delle donne e delle ragazze nelle scienze, in particolare nelle discipline STEM, è un tema significativo, considerando che le donne costituiscono la metà della popolazione mondiale e quindi possiedono la metà del potenziale dell'umanità. Ottenere la parità di genere non solo è un diritto fondamentale, ma è anche essenziale per rendere il mondo un luogo migliore e più sostenibile per tutti noi.
“La situazione attuale è figlia di una cultura patriarcale che permea la nostra società quotidiana. La condivisione e la discussione degli stereotipi di genere devono portare a una consapevolezza diffusa, richiedendo azioni potenti e soprattutto una riforma dei paradigmi apparentemente immutabili. Nonostante vi sia una percezione diffusa che il gender gap tutto sommato non rappresenti più un problema, i numeri dimostrano che invece il soffitto di cristallo deve ancora essere infranto. Ad esempio, nell'ambito accademico italiano delle geoscienze, la sottorappresentazione delle donne diventa sempre più evidente con il progredire della carriera, come evidenziato dal grafico a forbice che rappresenta la fotografia ad oggi e che non ha bisogno di molti commenti. Per un vero cambiamento è pertanto cruciale condividere anziché rivendicare, discutere anziché combattere, ascoltare anziché urlare e agire anziché speculare”, osserva al riguardo Claudia Agnini, Professoressa Ordinaria del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova.
Anche quest'anno il Dipartimento di Geoscienze ha aderito alla Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza con una campagna social e per il 2024 la scelta è stata quella di coinvolgere ricercatrici e ricercatori, dottorande e dottorandi in brevi interviste doppie, rappresentative del nostro approccio alla tematica: condividere e ascoltare per cambiare.
Ambientate in un contesto informale come la Coffee Room del Dipartimento, queste interviste sono un'occasione importante per conoscere meglio la nostra nuova generazione di scienziate e scienziati e per riflettere insieme su alcuni dei principali ostacoli che ancora impediscono il raggiungimento delle pari opportunità.
Grazie a tutti i dottorandi e ricercatori che hanno partecipato all'iniziativa: Silvia Aldrighetti, Ilaria Barone, Tegan Blount, Elisa Bozzolan, Chiara Coletti, Davide Conedera, Michele Fondriest, Patrick Fonkou, Riccardo Guida, Victor Mutai, Riccardo Pozzobon, Alice Puppin, Lukas Rettig, Francesca Uguagliati.
Buon 11 febbraio a tutte e tutti!
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Riprese e montaggio video di Barbara Paknazar